Sabato 13 aprile 2019, si è tenuto un Workshop a Pavia sui fili di ultima generazione utilizzati in estetica, per contrastare l’invecchiamento.
Da molti anni vengono proposti fili di diversi materiali da impiantare nel derma per migliorare l’idratazione o la tensione cutanea. Dopo numerose esperienze, in tutti i paesi del mondo, risultano essere quasi del tutto abbandonati i fili Non riassorbibili a permanenza, mentre si sta allargando sempre più l’offerta di fili, a tempo variabile di riassorbimento.
Il tema trattato è stato “la Bellezza nei Vettori”, al fine di combattere il cedimento dei tessuti, dovuto sia alla forza di gravità che alla perdita dei nutrienti, con il trascorrere degli anni.
Purtroppo è a tutti ben noto come tutti i distretti del nostro organismo tendano ad abbandonare la loro posizione giovanile, tendendo ad abbassarsi nel tempo, con i fili si riesce in molti casi, a rimandare di anni un intervento chirurgico più invasivo, quale risulta essere il Lifting cervicofacciale.
I Fili vengono posizionati attraverso un piccolo foro di accesso, praticato con un ago, previa infiltrazione di anestetico locale.
In rapporto al tipo di filo che si deciderà di impiantare, il filo stesso sarà collegato ad un ago cannula smusso o ad un ago tagliente introduttore.
Nello specifico, i primi fili di cui si è parlato sono stati quelli favorenti la produzione di Collagene. La loro disposizione, ad esempio nella guancia, è a rete, così da imitare la struttura naturale delle fibre collagene. Possono essere utilizzati sul viso, sul collo ma anche in altre parti del corpo, collocati nel derma profondo.
Vi sono poi i fili in PDO (polidiossanone) con Spinette bidirezionali, il loro scopo è l’avvicinamento tra due punti. Si possono utilizzare sia grazie alla tecnica “aperta” con punto d’ingresso e punto d’uscita che a quella “chiusa” con un solo punto di entrata.
Quindi i fili con Spinette a Coni, questi hanno maggiore consistenza, maggior calibro, vengono utilizzati in tessuti con maggiore lassità e/o peso.
Le varie tipologie di filo, garantiscono una durata del risultato, variabile tra i 12 ed i 24 mesi, la semplice ripetibilità ambulatoriale, con poco dolore percepito dal paziente, rende questi trattamenti particolarmente interessanti.
Il grado di soddisfazione del paziente, sarà in relazione alla adeguata selezione delle aree da trattare, al fototipo, alla età anagrafica ed al livello di fotoaging individuali.