Allorché un paziente si rechi da uno specialista in Chirurgia Plastica, per un intervento Estetico o Ricostruttivo sarà messo in atto un protocollo d’azione condiviso.
Il primo passo è l’analisi delle richieste e delle aspettative del paziente, nonché la comprensione dei problemi emotivi e psicologici che lo hanno portato a consultare il chirurgo.
Quest’ultimo deve chiarire in maniera dettagliata, in cosa consiste l’atto operatorio, quali sono i limiti del risultato e le possibili complicanze anche se rare. Valutare in maniera approfondita le aspettative.
Prescrivere gli esami preoperatori : analisi ematochimiche, elettrocardiogramma ed RX del torace.
Spiegare come prepararsi correttamente il giorno dell’intervento, anticipare le scelte anestesiologiche che saranno poi di competenza del medico anestesista, seguire in prima persona la convalescenza con le medicazioni ed i controlli successivi, per un periodo variabile da 1 a 3 mesi.
Fare firmare al paziente un dettagliato consenso informato, accertando che questi abbia ben compreso il fine ed i limiti dell’intervento chirurgico a cui si sottopone.
Scattare le foto necessarie per la documentazione medico legale del caso in oggetto, al fine di poter confrontare il pre e post intervento, analizzando una volta avvenuta la completa guarigione, la condizione di partenza e quella di arrivo insieme al paziente.
Prescrivere i farmaci che verranno somministrati nei giorni immediatamente successivi.
Si potrà attuare, una copertura antibiotica, antinfiammatoria ed antidolorifica, in rapporto al caso clinico.
Infine, spiegare con chiarezza, le precauzioni da osservare nel periodo della convalescenza.
Numerose sono le problematiche da affrontare in Chirurgia Estetica, capita a volte, che i pazienti si concentrino su un difetto particolare che li affligge da molto tempo e tendano a perdere di vista l’armonia d’insieme.
Un esempio a questo proposito può essere la rinoplastica, spesso giungono alla osservazione in studio, pazienti con foto di nasi molto piccoli, non proporzionati al loro viso ed ai loro lineamenti. È necessario far notare loro come quel particolare naso, così grazioso su quella attrice o modella non farebbe lo stesso fantastico effetto se posizionato sopra la loro bocca, tra i loro occhi.
Perciò, in questo tipo di intervento chirurgico, è consigliabile osservare le adeguate proporzioni tra zigomi, mento e fronte prima di modificare la piramide nasale.
L’obiettivo, deve sempre essere la personalizzazione nel cambiamento, ogni paziente deve andare incontro ad un intervento “su Misura”.
Solo i protocolli d’azione saranno standardizzati, al fine di garantire la massima sicurezza a chi abbia deciso di varcare la soglia della sala operatoria.
Il chirurgo plastico opera su strutture pre esistenti non crea quasi mai ex novo, deve raggiungere un gradevole miglioramento, senza stravolgere le strutture anatomiche del soggetto.
Il desiderio di un professionista serio, è quello di osservare nella vita quotidiana, persone che dopo essere state sottoposte ad interventi estetici o ricostruttivi, siano obiettivamente migliorate, non trasformate in modo stereotipato ed inverosimile.
Penso che i chirurghi plastici, debbano essere in primis, dei cultori dell’estetica e più in generale, delle varie espressioni artistiche, non dimenticare mai la finalità del loro lavoro, senza esagerazioni, guidati dal buon gusto e dall’etica professionale, accontentando i pazienti e condividendo con loro le scelte, per raggiungere un giusto equilibrio nel risultato.